Neuroinfiammazione
Dal sito dell’Istituto Superiore di Sanità
La neuroinfiammazione e lo stress ossidativo hanno un ruolo chiave nell’insorgenza e nel decorso delle malattie neurodegenerative, demielinizzanti e nei disordini psichiatrici e del neurosviluppo.
Il nostro corpo è dotato di un duplice sistema immunitario di difesa, uno innato e uno adattivo.
Il nostro cervello non possiede un proprio sistema immunitario di difesa specifico, ma viene “protetto” dalla barriera ematoencefalica e dalla microglia.
La barriera ematoencefalica (BBB – brain blood barrier) rappresenta una “protezione meccanica”, infatti lascia passare selettivamente e bidirezionalmente diverse citochine: l’interleuchina 1-α (IL-1 α), IL-1β, IL-1ra, IL-6, fattore di necrosi tumorale (TNF), fattore inibitorio di leucemia (LIF) e diverse adipochine (citochine secrete dal tessuto adiposo). Queste citochine, che fungono da segnalatori di comunicazione fra le cellule del sistema immunitario e i diversi organi, rivestono un ruolo importante sia nella risposta fisiologica a uno stato infiammatorio sia nei processi neurodegenerativi.
Per esempio, il TNF-α può causare uno stato infiammatorio o la morte cellulare.
La microglia rappresenta il “sistema di difesa” mantenendo l’omeostasi cerebrale.
In occasione di traumi, infezioni, o alterazioni dell’attività neuronale stessa, passa ad uno stato “attivo” per regolare la risposta immunitaria promuovendo le risposte idonee alla situazione, come ad esempio il rilascio di citochine pro ed anti-infiammatorie, che se prolungate nel tempo possono risultare potenzialmente dannose.
E’ proprio questa risposta infiammatoria a livello cerebrale che viene definita neuroinfiammazione.
Vari studi hanno rilevato la presenza di alterazioni di parametri infiammatori nei pazienti affetti dalle principali patologie psichiatriche (depressione maggiore, disturbi dell’umore, schizofrenia).